Fonte corriere dell’Irpinia
Sono terminate domenica pomeriggio le manifestazioni legate al format di “Invasioni Digitali” nel comune di Solofra. Iniziative che nascono dall’idea del giovane salernitano Fabrizio Todisco e mirano alla promozione del patrimonio artistico italiano attraverso i principali social-network. Dalla semplice idea di rendere l’arte più vicina alla gente, sfruttando le opportunità offerte dalla rete e dalla sua sempre maggior diffusione sui dispositivi mobili, si è giunti alla creazione di un’organizzazione che basandosi sulla miriade di circoli, associazioni e musei italiani promuove eventi in tutto lo stivale coinvolgendo migliaia di persone. Il patrimonio artistico si unisce alla tecnologia e a un efficiente campagna di marketing. Un movimento che parte dal basso e senza risorse riesce ad essere più efficiente dei carrozzoni pubblici finanziati dallo stato. Dopo il successo dello scorso anno l’iniziativa si ripete con una serie di invasioni che sono iniziate il ventiquattro aprile e finiranno il quattro maggio coinvolgendo anche altre nazioni.
Quest’anno l’Irpinia partecipa all’iniziativa con un numero minore di eventi, essendo presente un diffuso distacco nei confronti dell’arte nelle zone interne della provincia. Nonostante ciò, dopo il successo dello scorso anno l’associazione “Asbecuso” di Solofra ha riproposto la manifestazione nel comune delle concerie organizzando ben due date. La prima, svoltasi il giorno della liberazione, ha visto una trentina di partecipanti giungere da varie parti dalla provincia alle prime luci dell’alba per risalire fino al santuario di San Michele al Pizzo. Un percorso che ha unito trekking, storia e fede regalando splendidi scorci sulla provincia di Avellino e su quella di Salerno. La nebbia presente nella mattinata ha scoraggiato alcuni a partire, ma nonostante tutto un buon numero di fotografie in diretta dal Pizzo (a oltre millecinquecento metri di altitudine) hanno invaso i social-network e sono state proiettate sui social-wall montati nelle altre località italiane in cui era in corso un’invasione.
Domenica era invece prevista la seconda e ultima manifestazione nel cuore del centro storico di Solofra: il tutto sarebbe dovuto partire dal castello longobardo e terminare con la visita alla collegiata di San Michele Arcangelo. Tuttavia, a causa della pioggia scrosciante gli organizzatori hanno dovuto rinunciare alla tappa al castello per la cui valorizzazione si battono da anni e dirottare gli invasori direttamente in collegiata. Ad attenderli c’era una critica d’arte che ha egregiamente spiegato i misteri di una delle chiese più belle della provincia. Una chiesa che è il vanto della comunità solofrana che la costruì negli anni della riforma luterana investendo i ricavi della lavorazione delle pelli e dell’oro. I quaranta invasori giunti da tutta la provincia nonostante il maltempo hanno potuto ammirare il magnifico soffitto a cassettoni colmo di dipinti che si rifanno al manierismo e a Caravaggio; il tutto fu realizzato da una bottega locale che produsse anche la maggior parte dei dipinti presenti nelle navate. La visita guidata tra foto e selfie è proseguita nella sacrestia dove si è visionato l’antico affresco affiorato dopo la distruzione di quello più recente con le scosse del sisma dell’ottanta ed è terminata nella cappella dei bianchi dove sono conservate le reliquie legate all’antica tradizione della via crucis. “Facciamo il possibile per creare momenti di crescita culturale e confronto come questi. “Invasioni digitali” racchiude tutto ciò ed è un’occasione unica per valorizzare tutte le bellezze del nostro territorio”, così commenta la giornata Alessandro De Stefano membro dell’”Asbecuso” organizzazione promotrice dell’evento. . Oltre duecento foto con l’hashtag #invadiamosolofra si sono riversate su Instagram al termine dell’evento, mentre svariati sono stati i post degli invasori su Facebook, Twitter e Pintarest. Le “Invasioni Digitali” continuano ora al museo delle macchine di Leonardo Da Vinci a Caposele il primo maggio e si concluderanno con una grande invasione programmata per domenica quattro maggio a Bagnoli Irpino.
Nel gran finale delle “Invasioni Digitali” in Irpinia è stata programmata una lunga passeggiata che impegnerà gli invasori per tutto il pomeriggio portandoli ad ammirare i due castelli, il quartiere ebraico, il centro storico, il convento di San Domenico, la collegiata insigne di Santa Maria Assunta, il suo coro ligneo monumento nazionale da oltre un secolo e tanti altri monumenti. L’evento bagnolese è organizzato dalla locale associazione culturale “Palazzo Tenta39” ed è gemellato con le manifestazioni solofrane. Un’intesa che ha visto “Palazzo Tenta39” di Bagnoli, “Asbecuso” di Solofra e la pagina “Paesaggi Irpini” di Fontanarosa unite nella promozione del territorio irpino sotto la guida di Vincenzo Garofalo del sito “Terre del Lupo” che ha cercato di estendere l’evento al maggior numero di località possibili.
Federico Lenzi