Foto di Adriano Nicastro
Ormai negli ultimi anni, con l’inserimento nell’habitat di nuove specie di cinghiali molto più prolifici, è usuale incontrarli in gruppi sempre più numerosi. Percorrendo i sentieri del Parco Regionale dei Monti Picentini è abituale trovarli ai margini del bosco o sulle pendici più remote dei monti come il Monte Magnone. Ultimamente si avvicinano sempre più spesso ai centri abitati e ai borghi Irpini in continua ricerca di cibo; tutto questo è dovuto ad un aumento esponenziale della specie. Ormai si possono incontrare famigliole di cinghiali lungo le tipiche strade di campagna, in attraversamento da un campo all’altro o da una selva all’altra. Purtroppo però negli ultimi anni nelle diverse regioni italiane sono in aumento gli attacchi agli esseri umani.
I cinghiali in Italia sono tantissimi, anche se non si sa esattamente quanti perché “manca un dato preciso e un piano di gestione territoriale”, spiega il Comandante provinciale di Isernia del Corpo forestale dello Stato Luciano Sammarone il quale consiglia come comportarsi in caso di incontri ravvicinati.
LE REGOLE DA SEGUIRE
1. Documentarsi. “Nei boschi si va con mille precauzioni. Meglio documentarsi sulla zona che si decide di visitare. Se ci sono boschi di quercia o faggete è probabile che ci siano cinghiali nei dintorni perché vanno ghiotti delle ghiande”.
2. Osservare. “È molto importante stare attenti ai segnali del terreno. Quelli lasciati dai cinghiali sono evidenti. I segni che lasciano scavando col grugno il terreno, le grufolate, sono riconoscibilissimi. Girare con un bastone per smuovere le foglie è utile”.
3. Ascoltare. “Il cinghiale si muove in branco. Ed è molto rumoroso. Più difficile capire da quanti elementi è composto il branco, che spesso preferisce muoversi all’imbrunire o di notte, quindi fondamentale è sapere che aggirarsi al buio oltre a essere vietato in molte aree è anche più pericoloso”.
4. Mantenere la calma. “Se si è coinvolti in un incontro ravvicinato fondamentale è mantenere la calma. Sembra un consiglio ovvio, ma è la prima regola”.
5. Fare rumore. “Appoggiarsi a un albero e fare rumore per spaventare gli animali. I cinghiali tendono a essere paurosi e a scappare. Un altro elemento, oltre al bastone per fare rumore, che bisogna ricordarsi sempre è un giubbetto ad alta visibilità. Essenziale soprattutto ora che sta per aprirsi la stagione venatoria. Meglio farsi vedere, anche dai cacciatori”.
6. Non scappare. “È inutile. I cinghiali corrono più veloci di noi. Come quasi tutti gli animali selvatici”.
Regole in apparenza semplici, ma essenziali per godere del piacere di una scampagnata nei boschi, senza pericoli, ma con intelligenza.