Incredibile risultato per la 37^ edizione della kermesse.
Fonte:IL Quoditiano del Sud (di Domenico Cambria)
Commentare la 37′” della castagna e del tartufo di Bagnoli non, è facile. Non è facile perché la Sagra è sfuggita ad ogni probabilità, regola, ,qualoosa vissuta tra il vero e l’impossibile. Quello che ha organizzato Bagnoli in questi tre giorni rientra-nella leggenda, tanto impossibile.
Tutto il paese ha lavorato per la sagra, quasi ogni famiglia si è impegnata per fare .in modo che tutto riuscisse per il meglio, tutti impegnati nei menù, nel preparare la propria postazione, ogni vicolo in festa con quanto ognuno di quella strada poteva di più, tutto fantastico e affascinante al tempo stesso: caldarroste, arrosti di ogni genere, un maìale intero sulla brace, vino brulé, castagne flambé, ravioli, cicatielli, polenta, funghi porcini e tartufi a volontà, i prezzi modici.
Orchestrine in ogni dove ad allietare i turisti che sembravano uscire, ora dopo ora, dal cilindro di un prestigiatore che non la finiva mai di meravigliare. Sabato sera, la Questura di Avellino ha avvisato il Comune di Bagnoli dicendo di prepararsi al massinlo flusso perché la fila giungeva sino ad Atripalda!
E così poi è stato, mentre le nuvole coprivano le coste delle montagne Hirpine a nasconderle, il freddo ad indirizzire la pelle. Domenica, le previsioni non rispettate, verso le 12,00 avevano fatto temere il peggio. Ma era solo l’aria fredda e amica della montagna Hirpina, l’aria o l’ossigeno dei suoi boschi a fare compagnia, assieme al suo freddo pungente ma niente pioggia, fatto passare con un piatto di ravioli in più e un bicchiere di vino di Montemarano. Poi, all’improvviso, le nuvole si soho dissipate ed uno sprazzo di azzurro è comparso proprio come in una fiaba, perché narrare la 37′” Sagra di Bagnoli è come narrare una fiaba, al di là di ognl immaginazione.
Bagnoli ha saputo ospitare tutti e bene, dando tutto quello che aveva, soprattutto un’ospitalità unica. Intanto complimenti a tutti; al presidente Francesco Pennetti ed al Sindaco Nigro Filippo per avere messo a disposizione della Pro Loco tutti i servizi, chiesti. Il Sindaco era sempre ridente ed orgoglioso della sua città: tutto andava per il meglio. Ed è andato davvero tutto bene tra i vicolo della Giudecca, il casello Normanno, la piazza, S.Domenico, S.Rocco e lunga la dritta via De Rogatis.