Fonte: Laceno Bello Naturale
Nella seconda metà del 1700, l’Amministrazione Comunale di Bagnoli Irpino intraprese importanti iniziative per lo sfruttamento del territorio demaniale al fine di procurare utili e benefici alla cittadinanza. La pastorizia e la coltura dei terreni a Laceno s’intensificò a seguito degli interventi promossi con le opere di bonifica del pianoro, dove le acque della sorgente Tornola e di Vreccelle, non avendo un corso regolare, scorrevano liberamente formando, qua e là, delle pozze, che non solo invadevano i terreni, ma generavano miasmi palustri. L’Amministrazione locale pensò, quindi, nel 1773 di progettare e realizzare la incanalatura delle acque nel punto dove potevano sboccare, utilizzando un cunicolo sotterraneo naturale attraverso i monti nel sottostante burrone denominato il Caliendo, ed il luogo dove furono dirette le acque è dove oggi vediamo il Lago Laceno, che a quei tempi si chiamava Acqua a funno.